Krieger Wyrmfoe e l'Orso della Morte

Arne Kleppens - o Wind-Never-Slows per la sua tribù - si stringe sotto una coperta logora. La sua pelle di lupo tiene lontano il freddo, ma a mala pena. Presto ululerà ai suoi compagni di branco, e faranno cambio con gli altri Guardiani, e si gusteranno una tazza di qualcosa di caldo. Arne sorride a sé stesso - uno dei Kinfolk ha portato della cioccolata dall'italia. Quello sì che lo riscalderebbe per bene.
Si alza e si scuote, gettando la coperta nella neve. Fa qualche passo sul posto, tentando di sciogliere un po' il corpo irrigidito. Dalla valle nel ghiacciaio che gli sta dietro, sente degli ululati d'approvazione - Brings-Life-to-the-Old-Tales ha evidentemente finito la sua storia. Arne si chiede di cosa si trattava questa volta. Magari il racconto della Thousand Oak Sept? No, troppo deprimente. L'inverno è già stato troppo lungo e spiacevole. Forse una delle lascive storie di Micah Mule-Slayer, il famoso Ragabash donnaiolo? Probabilmente no: la Gaia's Hammer Sept ha delle visite stanotte, e potrebbero non apprezzare una storia così spinta.
Arne si meraviglia dell'abilità dei Danzatori della Luna. Brings-Life è un maestro narratore, e i Garou più giovano delle sept di tutta l'Europa vengono per raccontargli delle storie e ricevere i suoi consigli su come dovranno narrarle la prossima volta. Ma egli condivide i riflettori con grazia, e i moot finiscono spesso con gli addolorati ululati del lupo Galliard Last Snowfall, o con i frenetici violini di Dunya Monarch's-Grace. Arne è una mezza luna, e non possiede alcuna abilità in tali cose. Semplicemente si siede e si meraviglia, come se un peso venisse tolto dalla sua mente, perché quando un Galliard racconta una storia, lui non deve preoccuparsi di cosa è vero e cosa è falso.
Fa un passo avanti e ulula al ghiaccio e alla luce della luna. Sente quattro ululati di risposta - il suo branco, gli Ice Runners, che arrivano per unirsi a lui. Da dietro sente tre ululii brevi e secchi, che finiscono con un corto abbaio. Nelle notti tanto fredde quanto questa, i Guardiani si danno il cambio ogni ora o poco più, per evitare di congelarsi. Arne ha sentito storie di giorni lontani, quando la sept poteva vantare non meno di quattro branchi di Guardiani. Ora il suo branco e un pugno di Fostern e Adren sono gli unici Garou che prendono il Warning Horn e attendono nella neve.
Quattro lupi appaiono dal ghiaccio, e il branco trotta verso il fuoco. Arne solleva la testa e annusa l'odore della cioccolata calda che li aspetta. La spessa sciropposità di quell'odore è in aspro contrasto con il netto morso del ghiaccio e il terreo aroma del fuoco. Mentre si avvicina al tavolo grezzo, Arne vede che i racconti non sono ancora giunti al termine per quella notte, e che una dei Garou in visita ha deciso di provare a dimostrare le sue abilità di cantastorie. Non sembra essere ricevuta bene, comunque, e il suo pubblico sembra inquieto e annoiato. Arne raggiunge il tavolo e torna alla sua naturale forma Homid, stringendosi poi strettamente nel cappotto che si è recentemente dedicato. Lena, la donna Kinfolk che ha portato la cioccolata, ne sta già versando quattro tazze per gli Ice Runners (l'Ahroun del branco non si vizia di tali dolcezze). Arne dà una gentile gomitata a Lena.
"Allora, che storia sta raccontando?"
Lei scuote la testa. "Non so. Qualcosa riguardo a una guerra e agli orsi, e di come i Garou hanno commesso un grande torto nei confronti di Gaia."
Arne annuisce. Anche se la sua conoscenza della Guerra della Furia è lacunosa, ha sentito che un crescente numero di cuccioli sente che fu un grave errore, specialmente nei riguardi degli orsi-che-mutano - com'è che li chiamavano? Grizzlies? Gurzzals? Un ringhio adirato da uno degli Ahroun della sept risponde alla domanda.
"I Gurahl erano contaminati! Questo è il motivo per cui la guerra iniziò!" Il falò del moot è abbastanza lontano perché Arne non riesca a capire chi è stato a dirlo e qual'è stata la risposta. Sente solo altri ringhi e vede una figura sfocata che si alza a sfidare chi stava parlando. Una tale frattura nel protocollo meriterà certamente una punizione più tardi, magari anche la disapprovazione da parte di Falco, anche se Arne deve ammettere che il totem del caern non sembra tanto veloce a far rispettare certe leggi quanto le storie raccontano. La voce risonante ma calma di Brings-Life-to-the-Old-Tales pone fine alla discussione.
"State sbagliando entrambi," dice, e anche il vento si placa per ascoltarlo. Arne assaggia la sua cioccolata con calma, sforzandosi di sentire. "Sì, i Gurahl meritarono il loro destino, ma no, non erano contaminati. Mi viene spesso chiesto di raccontare la loro storia ai cuccioli che cercano la verità riguardo alla Guerra della Furia." Fa una pausa. Arne assapora un sorso della spessa bevanda, con gli occhi chiusi, sperando che il vecchio Galliard racconti la storia. Si aspetta che ogni Garou della sept stia sperando la stessa cosa. "Forse dovrei raccontarvi-"
L'acclamazione sommerge il resto della domanda. I Garou non applaudono, ululano e gridano invece la loro approvazione. Quando Brings-Life-to-the-Old-Tales racconta una storia ad un moot, la sept si considera fortunata. Se ne racconta due, si sente benedetta.
Arne resta in piedi e gironzola verso il falò del moot, e vede il vecchio narratore prendere il suo posto preferito - una roccia che sta vicino al fuoco ed è quindi amabilmente scaldata. Prende la forma Crinos, così da poter usare la lingua Garou con più perizia - alcune storie, egli insiste, possono essere raccontate correttamente solo in questo linguaggio. Si gira verso la narratrice in visita, che è quasi in lacrime dalla frustrazione dovuta all'interruzione della sua storia.
"Ascolta, giovane Danzatrice della Luna, e forse imparerai a raccontare la tua storia in modo da non offendere. Per ora, tutti voi dovete restare in silenzio e assistere. Non sono più il giovane Garou che ero una volta, e la mia voce potrebbe non farcela con questo freddo." Arne sorride. La voce dell'uomo potrebbe venire udita anche in una tormenta. Il Garou si mette comodo sulla roccia, prende un pezzo di legno dal fuoco, e vi incide un glifo. Arne sbircia attraverso il fumo e riconosce il glifo di "orso"; inclina la testa, confuso, e poi sente un Garou che gli sta vicino sussurrare in un sibilo, "Gurahl." Egli tiene in alto il legno annerito perché il resto della sept lo veda, e la sua voce si armonizza con il vento e il fuoco scoppiettante: "Lasciate che vi racconti una storia."


Il fuoco pareva bruciare fino al cielo, e Krieger Wyrmfoe vide la luna immersa nel suo chiarore. Luna è coperta di sangue stanotte, pensò, come me. Poi levò la testa verso di lei ed emise un ululato vittorioso. Sollevò trionfante le braccia verso la radura bruciante. Nella sua mano destra, stringeva una manciata di denti. Con la sinistra, sollevava la testa recisa del suo avversario. Da quella notte in poi, Krieger sarebbe stato immortale. Quella notte, aveva battuto l'Orso della Morte.
Si allontanò dalla radura. Il suo corpo stanco e insanguinato si trasformò lentamente in quello di un umano. Krieger scoprì di zoppicare lievemente; i denti dell'orso gli avevano quasi staccato la gamba al ginocchio, ma era quasi completamente guarito. Le ferite minori e le contusioni sul resto del corpo si stavano già chiudendo, ma la cicatrice che si sarebbe formata sul suo ginocchio avrebbe dimostrato la sua gloria. L'avrebbe portata con orgoglio.
Aprì il suo palmo e osservò i denti insanguinati che vi giacevano. Li avrebbe uniti con una cordicella che avrebbe portato al collo. Da quel momento in poi avrebbe sempre avuto vicino il potere dell'Orso della Morte.
Da qualche parte sopra di lui, un gufo strillò. Trasalì, ma poi sogghignò in silenzio: anche la battaglia, la vera battaglia, era iniziata con gli stridii di un gufo.
Accadde quando Krieger era solo un Cliath, un cucciolo che stava appena iniziando a percorrere la strada del guerriero: suo zio, il suo mentore, morì in battaglia. La ferita del grande Ahroun sembrava lieve, ma gli artigli della bestia erano suppurati da qualche strano veleno che fecero rattrappire i muscoli del Garou e gli fecero raffreddare il sangue anche mentre lui squartava a metà la bestia. Il veleno preservava anche il cadavere del Garou, prendendo in giro il ciclo di Gaia; stava disteso sul campo di battaglia, come se fosse pronto ad alzarsi in qualsiasi momento.
Come ululò il giovane Krieger quando apprese la notizia! Ci vollero altri quattro Garou per tenerlo fermo, tale era la sua rabbia. Quando la rabbia si trasformò in dolore, egli restò davanti al corpo del suo mentore prima del Raduno per il Defunto e lamentò a Luna l'ingiustizia di tutto ciò: un guerriero così potente non sarebbe dovuto essere preso da un avversario così indegno. Mentre la sept lasciava la tomba, Krieger sentì un Ragabash menzionare di sfuggita che era un peccato che nessun orso-che-muta vivesse lì vicino, visto che loro conoscevano il segreto della morte.
Krieger seguì il Ragabash e gli chiese cosa sapeva degli orsi-che-mutano. "Nulla," rispose il senza luna, "tranne ciò che ho detto. Ma anche quello è solo una storia. Non ho mai incontrato un Gurahl, e si dice siano creature solitarie."
"E chi potrebbe sapere qualcosa su di loro?" lo incalzò Krieger.
Il Ragabash scrollò le spalle e si allontanò. Krieger si sedette contro un albero e pensò, cercando di ricordare le storie dei Danzatori della Luna. Desiderò di essere stato più attento durante le storie, piuttosto che rimanere sempre impaziente per la festa. Sapeva di aver sentito delle storie sui Fera, ma non riusciva a ricordarsele con chiarezza. Avrebbe potuto chiedere ad un Galliard, ragionò, ma questo significava dover spiegare ciò che aveva intenzione di fare.
In quel momento, nell'albero sopra di lui, un gufo diede il suo richiamo solitario, e Krieger pensò ai bizzarri lupi provenienti dall'Est, che parlavano di una terra sterile e coperta di calore bianco, che seguivano il gufo, cacciatore notturno, come patrono. Questi Garou dovevano sapere qualcosa sulla morte, realizzò Krieger, perché il loro totem era il suo portatore. Anche se Krieger sapeva solo poco più di questi Garou di quanto sapesse sui Gurahl, essi sembravano la sua miglior chance di successo.
"Molto bene," ringhiò il giovane guerriero. Si alzò e guardò nell'oscurità verso il gufo. "Senti questo," lo apostrofò, "il mio mentore è morto onorevolmente in battaglia, ma prima che giungesse il suo tempo, e questo non dovrebbe essere! Anche se ci volesse la mia intera vita, troverò questi orsi-che-mutano, questi Gurahl, e avrò il segreto della morte da loro!"
Così giurando, si sfregiò il petto con gli artigli e gettò varie gocce di sangue verso il gufo. Il gufo prese il volo, spaventato, ma con una macchia rosso-marrone sul collo. Volò via nella notte, e da qualche parte, grande Gufo notò le parole di Krieger e riportò la sua attenzione alle sue faccende.
Krieger tornò alla sept molto cambiato. Non era più il giovane Ahroun insolente e pronto alla lotta. Dopo la notte del funerale del suo mentore, era attento e accurato: ascoltava gli anziani della sept quando parlavano di antiche conoscenze e saggezza tradizionale, sedeva ai piedi dei Galliard quando raccontavano storie attorno ai falò dei moot, e quando venne il tempo di unirsi ad un branco, si dichiarò alpha e nessuno pensò di sfidare il cauto guerriero.
Potrei dirvi, amici qui riuniti, del branco di Krieger e delle loro gesta. Sicuramente, avete sentito la storia della loro lotta con la bestia chiamata Hgagogg, il mostro coperto di slime che scorreva senza forma e faceva impazzire tutti coloro che lo vedevano - tutti tranne il branco di Krieger, che erano legati dal loro totem e dal loro amore per Gaia. Magari, ad un altro moot, vi canterò la canzone che il Galliard del branco - chiamato Wind-Carries-Her-Voice - compose alla vigilia della loro vittoria contro il dragone Mazatuk. E sicuramente, i senza luna oggi ricordano ancora la notte quando il Ragbash Stone-Softens si guadagnò il suo nome, convincendo le rocce a muoversi per il bene del branco, semplicemente parlando loro.
Ma non stanotte. La storia di questa notte è quella di Krieger e vi ho menzionato queste storie solo per dimostrarvi di cosa fu capace questo branco. Era un branco composto di Zanne d'Argento, e incarnava la loro tribù perfettamente: nobile, onesto, coraggioso, e abile. Di fatto, molti Garou del tempo - e molti detentori di conoscenze da quel tempo in poi - trovarono strano che il branco non scelse Falco come totem, ma Gufo.
Ma non è per niente strano, non è vero?
Dopo anni di gloriose gesta, il branco smise di cercare avventure. Invece, decisero di divenire leader e insegnanti in varie sept, e i giovani Garou - che erano molti di più in quei giorni - si sfidavano l'un l'altro per il diritto di studiare sotto uno di questi rinomati guerrieri. Krieger prese il ruolo di leader alla Sept of Morning's Kill, la stessa sept in cui aveva intrapreso il rito di passaggio, la stessa sept che custodiva i resti del suo mentore. Intraprese i suoi doveri di leader con la stessa vitalità e abilità con cui aveva guidato il suo branco, ma gli altri Garou notarono che spesso faceva delle lunghe passeggiate nei boschi che circondavano la sept. Quando gli veniva chiesto, egli rispondeva solo che stava compiendo una cerca, ma non diceva mai per qual'era l'obiettivo.


Poi venne una notte di luna piena, e la sept tenne il moot, raccontò le storie, e danzò la festa, come tutti i mesi. Ma Krieger era distratto. La notte precedente aveva visto un gufo, e anche se erano passati molti anni dal suo giuramento il gufo aveva una macchia marrone attorno al collo. Egli permise ad un giovane Ahroun di celebrare il rito del moot - per esercizio, disse - ma per tutto il moot, Krieger continuò a guardare gli alberi, cercando il gufo. Durante la festa, lo vide di nuovo.
Il gufo stava appollaiato su un ramo basso e fissava Krieger, in silenzio, quasi con tristezza. Krieger allungò una mano e toccò le piume del gufo, e scoprì, con sua grande sorpresa, che il sangue attorno al suo collo era ancora fresco. "Com'è questa storia?" sussurrò, ma il gufo non rispose. Prese semplicemente il volo, volando come un sussurro morente nella foresta. E Krieger lo seguì, con il sangue che si andava scaldando nelle sue vene, e che rinvigoriva il vecchio giuramento, ancora fresco nella sua anima.
Il suono degli altri Garou si fece lontano. Le ombre si fecero più spesse e fredde mentre la luce di Luna tentava di farsi strada tra le foglie. E il gufo continuava a volare.
Krieger si guardò attorno e si accorse che, anche se era cresciuto qui quand'era un cucciolo, non si era mai inoltrato così tanto nella foresta prima. I cespugli qui non mostravano di essere stati calpestati, non da un lupo, un uomo, o un'altra bestia. Non sentì alcun rumore provenire dalla foresta, e non riusciva più a udire i suoi amici Garou che facevano festa. E il gufo continuava a volare.
Krieger fece una pausa per assumere la forma di lupo, e con le orecchie di lupo tentò di sentire i suoi amici. Con il naso del lupo annusò e sentì che nessun predatore reclamava quel bosco come suo territorio. E quindi corse per raggiungere nuovamente il gufo, poiché esso non si era fermato e volava così silenziosamente che se Krieger non vi avesse tenuto gli occhi addosso l'avrebbe sicuramente perso.
Egli salì su un albero fino ad grosso ramo e guardò la sua guida, calma come una nuvola, posarsi su un ramo vicino. Il gufo lo osservò con sguardo assente, come se i suoi occhi di miele lo stessero tenendo fermo. E poi Krieger sentì dei fruscii provenire da sopra di lui. Una figura sottile e oscura strisciò giù per il tronco dell'albero e si sedette al suo fianco.
Krieger bloccò l'intruso. La sua pelle era marrone come il fango, i suoi lineamenti strani ed esagerati. Anche i suoi capelli, lunghi e intrecciati, erano neri come la notte. Krieger parlò allo straniero, chiedendogli cosa ci facesse lì, ma l'uomo si limitò a ridere e disse qualcosa con calma, in una strana lingua che Krieger non aveva mai sentito. Cosa che lo scioccò ancora di più, sentì delle risate in risposta, provenienti dagli alberi vicini, e si trovò soverchiato e impossibilitato a chiedere aiuto, bersaglio di un'imboscata dopo così tanti anni da guerriero.
Krieger si preparò a morire e fece per estrarre la sua arma, ma l'uomo lo fermò, parlando nella lingua Garou. "Non ce n'è bisogno, amico. Scusaci se non ci siamo presentati alla tua sept, ma Gufo ci ha detto che il legame che condividiamo dovrebbe essere tenuto per la calma notte. E così noi siamo qui."
Non venne mai in mente a Krieger di chiedere qual'era il nome con cui erano conosciuti questi strani Garou. Imparò solo un nome - Warning-Spans-Rivers - quello del Garou con cui parlò. Ora, ovviamente, conosciamo questi Garou come Silent Striders, i nobili girovaghi che ci graziano con le notizie di terre lontane. Quando Krieger li incontrò, essi non avevano ancora subito il loro esilio - ma quella non è la storia di questa notte. Krieger pregò ardentemente il Garou di continuare, di dirgli cosa sapevano questi licantropi forestieri sui Gurahl.
"I Gurahl?" chiese l'uomo. "Allora, gli orsi-che-mutano e la mia tribù sappiamo poco l'uno dell'altro. In effetti, l'unica volta che ci incontriamo è quando uno di noi muore, e -" un improvviso grido del gufo interruppe il discorso dell'uomo.
"Sì," disse Krieger, così ansioso di sentire che quasi cadde dall'albero, "questo è ciò che voglio sentire. Questi Gurahl hanno potere sulla morte, ho sentito, e -"
"Oh, no." Warning-Spans-Rivers scosse la testa vigorosamente. "No, no, fratello. Nulla - nulla - detiene tale potere. La morte giunge per tutti, chiamala col nome che preferisci. I Gurahl sanno solo come combattere l'Orso della Morte." Di nuovo, il gufo emise il suo richiamo. Warning-Spans-Rivers gettò un'occhiata in alto, e poi si volse verso Krieger. "Preferirei rimanere assetato per sempre piuttosto che sentire queste domande da te, amico Zanna d'Argento, perché ho già detto più di quanto era opportuno. Io ti chiedo - non cercare il Gurahl per chiedergli della resurrezione. Questo non è ciò che Gaia intendeva." E con ciò, lui e i suoi compagni saltarono a terra e corsero via.
Krieger non era uno che si arrendeva facilmente. Sapeva che non poteva forzare il Garou a rivelare i suoi segreti - non quando doveva affrontare l'intero branco da solo - ma sapeva anche che Warning-Spans-Rivers sapeva più di quanto aveva detto. Non seguì i Garou per quella notte, ma la mattina successiva convocò il resto del suo branco. Disse loro molto poco, solo che aveva trovato una grande forza per Gaia che non era stata sfruttata prima. Se fossero riusciti a utilizzare questa forza, disse, nessun Garou avrebbe più dovuto temere la morte.
Gli altri erano scettici, ma lo seguirono. La traccia degli strani Garou era fredda, ma nessun inseguitore migliore di White-Fire, il Teurgo del branco, ha mai calcato la terra di questo mondo. Questa chiese a Krieger cosa stavano seguendo, ma egli rispose (dicendo in qualche modo il vero) che non lo sapeva. Il branco avanzò, attraverso le zone più oscure della foresta, e poi nelle pianure.


Potrei raccontarvi, amici miei, di ciò che accadde loro durante i loro viaggi, ma quelle sono storie di per sé, e già il fuoco si sta smorzando. Una cosa è importante, comunque - attraverso il loro viaggio, durante cui marciarono verso l'Est, Krieger continuò a cercare il gufo. Mai vide ne sentì lo strano messaggero. Krieger si preoccupò, ma tentò di non pensarci. Avrebbe presto trovato le sue risposte.
L'aria divenne sempre più secca e la terra diventò sabbia sotto le zampe del branco. White-Fire usò il suo tamburo feticcio per evocare l'acqua, e il branco si nutrì di serpenti e lucertole e qualsiasi altra cosa riuscissero a trovare, senza mai abbandonare l'inseguimento. La traccia era anche più dura da seguire lì che nella foresta, e i Garou non erano abituati a quel terreno, ma Krieger li spingeva a continuare, ossessionato dalla possibilità di trovare le risposte che si era giurato di ottenere.
In fine, Stone-Softens, restato indietro come era solito fare, chiamò il suo branco. Ad una certa distanza sulla sabbia, videro uno degli strani Garou neri. Krieger riconobbe Warning-Spans-Rivers, e il branco gli corse in contro.
Warning-Spans-Rivers aspettò finché non lo raggiunsero, e quindi li salutò con rispetto, usando il nome di ciascuno. "E a cosa dobbiamo questo onore, rhyas?" chiese.
"Prima," ringhiò Krieger, ignorando le buone maniere del Garou, "tu non mi raccontasti del Gurahl, anche se sapevi chiaramente più di quanto dicesti. Non potei pretendere la verità da te, ma ora il mio branco è con me."
Con un sospiro, il lupo del deserto replicò, "Vuoi vedere un Gurahl? Ce n'è uno qui vicino. Segui l'odore degli umani, ma nasconditi bene, E," disse, trottando via "ricordati cosa ti ho detto riguardo all'intromettersi con la morte."
Ignorando le domande del suo branco sulle criptiche parole del Garou, Krieger li guidò verso un insediamento umano. Fu una corsa più lunga di quanto si fosse aspettato, e per quando riuscirono a vedere le tende degli umani e ad odorare le loro bestie, il sole era già calato e la luna era salita in alto sopra le dune.
White-Fire non sapeva come seguire l'odore di un Gurahl, perché non ne aveva mai visto o annusato uno. Il branco si divise attorno al villaggio, e si mise in attesa. Krieger stesso si appostò vicino ad una tenda, decorata e ovviamente riservata per qualcuno di importante.
Mentre guardava, un uomo emerse dalla tenda e si guardò attorno, come se si fosse appena svegliato. Egli camminò verso il bordo del campo, guardando sopra i cespugli come se stesse aspettando. Krieger annusò; qualcosa riguardo all'uomo era sbagliato. Era vecchio; i suoi capelli - quel poco che ne restava - erano grigi, ma camminava dritto e orgoglioso. Krieger era ancora sconcertato da questo quando l'uomo inciampò. Le severe prese in giro dei bambini giunsero dalle tende, e Krieger realizzò che uno di loro aveva colpito l'uomo con una pietra.
L'uomo si girò, e parlò con una voce che portava un tale orribile potere che persino Krieger indietreggiò. Le beffe si calmarono, poi cominciarono di nuovo, alte, rabbiose, persino disperate. Krieger riusciva a vedere i bambini ora, ma non poteva contarli. Stavano fra le tende, tirando beffe e sassi. L'uomo, dal canto suo, non sembrava sconcertato o impaurito, solo infastidito.
Krieger si chiese se avrebbe dovuto farsi avanti e fermare tutto ciò, ma prima che potesse decidere, l'uomo alzò le mani al cielo, come se stesse pregando. Istantaneamente, la terra si mosse, ed un'orribile, sofferente ruggito scosse la notte. Ciò che si alzò dalla terra, perdendo sabbia come un vestito di vetro, era senza dubbio un Gurahl.
La bestia era più alta di molti alberi nella sept di Krieger. I bambini rimasero in piedi, paralizzati dalla paura, e il ruggito della bestia li inondava dei loro stessi insulti e beffe. Il signore del Gurahl - non aveva forse evocato la creatura dalla sabbia in cui dormiva? - rimase fermo, soddisfatto, mentre la zampa della bestia sferzò verso il basso.
Per quando Krieger si era ripreso abbastanza da dare l'inno di guerra, gli artigli del Gurahl avevano compiuto il loro lavoro. Accecato dalla rabbia, Krieger lacerò il fianco dell'orso, proprio mentre i suoi compagni di branco apparivano dalla notte per unirsi a lui. Krieger odorò il sangue dei bambini dall sabbia, il sangue di Garou mentre gli artigli della creatura sventravano Stone-Softens, ma mancava qualcosa. Rilasciò la presa dall'orso e saltò indietro, abbaiando perché il suo branco facesse lo stesso.
Aveva appena iniziato a dare l'ordine quando una delle zampe dell'orso lo schiacciò, casualmente, come qualcuno potrebbe togliersi della neve da una spalla. Il possente Ahroun delle Zanne d'Argento si ritrovò a quasi un quarto di miglio di distanza, atterrando di testa su una duna. Scuotendosi, iniziò a correre indietro.
La battaglia non era andata bene. Stone-Softens giaceva ai piedi dell'orso, senza vita ed eviscerato. White-Fire tentava di liberarsi da una tenda, ma i suoi tentativi erano deboli, e Krieger vide che il suo braccio sinistro era stato strappato dalla spalla. Orripilato, Krieger cercò con lo sguardo il resto del suo branco, sperando fossero vivi e in grado di combattere - o fuggire! - ma in quel momento il cadavere di Bryce il Giusto, il Philodox del branco ed il beta, atterrò ai suoi piedi. Il corpo di Bryce era freddo, la sua pelle bianca… e dissanguata.
Indietreggiando, Krieger realizzò cos'era che non lo convinceva dell'uomo e del Gurahl. Quando le pietre avevano colpito la testa pelata dell'uomo, non c'era stato alcun odore di sangue, e alla stessa maniera, solo il sapore della carne morta aveva accolto Krieger quando aveva morso il fianco dell'orso.
Con la bocca macchiata del sangue di Bryce, il Gurahl volse la sua attenzione a Krieger. Egli rinculò, cercando un posto in cui scappare o nascondersi, e inciampò su un corpo nella sabbia.
Mentre il Gurahl si faceva sempre più vicino, egli incrociò lo sguardo di Wind-Carries-Her-Voice. La Galliard era gravemente ferita, forse morente, ma allungo la mano verso il suo leader e alpha e invocò un potente Dono. Alimentandolo con l'ultimo sangue della sua vita, gli sussurrò di parlare bene di lei al Raduno per il Defunto. L'orso caricò, muovendosi troppo velocemente per qualcosa di così grosso. Affondò i suoi denti nella gamba di Krieger, proprio sopra il ginocchio, separandolo quasi dal resto del corpo, ma in quel momento erano entrambi inghiottiti dalla luce di Luna. Krieger ed il Gurahl svanirono dal deserto…


…e riapparirono alla Sept of the Morning's Kill, entrambi confusi e furiosi. La bestia si guardò intorno cercando il suo signore, ma vide solo strani alberi e la luna piena alta nel cielo. Krieger, invece, non perse tempo guardandosi attorno. Sollevò il suo klaive e ululò l'Allarme del Wyrm in Arrivo, e saltò sulla bestia.
Il Gurahl era certamente molto più forte di Krieger. Anche mentre gli altri Garou della sept arrivavano, lo gettò su un albero con tale forza che il tronco si scheggiò. Eppure Krieger continuò a combattere. Guidò il suo klaive fino allo stomaco della bestia, ululando il nome di Stone-Softens, e aprì la creatura. Con suo sommo orrore non furono sangue o viscere a uscirne, ma solo aria nauseabonda e neri vermi dall'aria maligna. La bestia picchiò via il suo klaive e lo strinse in un abbraccio mortale, ma Krieger bloccò la sua testa con le zampe e invocò falco, schiacciando finché il teschio dell'orso non si infranse, quindi quest'ultimo lo lasciò andare e iniziò a fuggire. Krieger ovviamente lo seguì.
Gli altri Garou della sept osservarono, ma non poterono fare di più. Proprio come gli umani rimangono immobili o cadono in delirio quando ci vedono, i nobili Garou erano così terrificati dal Gurahl da non riuscire ad aiutare il loro leader, potevano solo tentare di non perderlo mentre continuava la caccia nella foresta.
In fine, la bestia si fermò, alle strette in un fitto boschetto, e si girò per combattere. Ma Krieger non era più ferito e in frenesia. Camminò nel boschetto uniformemente, e i due avversari si mossero in circolo, studiandosi. Ma l'orso si stava indebolendo. La ferita allo stomaco non era guarita, e inciampò come se fosse confuso. Krieger, comunque, non aveva vacillato nemmeno una volta. La luna brillò su di lui, e proprio mentre l'orso lo caricava, Luna gli concesse un Dono maggiore.
L'orso lo colpì con tanta forza che frantumerebbe anche questa pietra su cui siedo, ma Krieger non si spostò di un millimetro, perché era diventato il vero vendicatore di Luna, un guerriero la cui pelle, artigli e zanne sono fatte di puro argento. Il Gurahl realizzò il suo errore - troppo tardi! - e ululò, forse per il suo signore, forse solo dal dolore. Non importa. Krieger lacerò la sua carne e uscì dalla sua schiena, tenendo in mano il suo cuore putrefatto.
Il Gurahl fece un ultimo balzo, e morì.
Krieger guardò la sua sept, in piedi stupita attorno a lui, e parlò. "Ascoltatemi, fratelli. Questa notte ho ucciso questa bestia, questo Uccisore-di-Infanti, che ha ucciso il mio branco." Gli altri ringhiarono e boccheggiarono a queste notizie. "Devo purificare i resti di questa creatura con il fuoco, e vorrei compiangere il mio branco da solo. Lasciatemi, ma scavate un circolo attorno a questa valletta così che il fuoco non raggiunga il caern." E i Garou corsero ad eseguire i suoi ordini, e i Galliard stavano già iniziando a comporre le canzoni su Krieger Wyrmfoe e la sua battaglia con l'Uccisore-di-Infanti.
Krieger in effetti bruciò il corpo della creatura. Tenne i denti della creatura, come ho detto prima, quale trofeo. Prese la testa e la bruciò al Raduno per i suoi compagni di branco caduti. Ma ci fu qualcos'altro che tenne di quell'orrore, qualcosa di cui non parlò a nessuno.
Dopo il Raduno, si avventurò di soppiatto nelle Tombe degli Eroi Benedetti. Trovò la i segni che identificavano una tomba che pochi dei giovani Garou della sept avrebbero riconosciuto, e iniziò a scavare.
Pochi momenti dopo, il corpo del suo mentore giaceva davanti a lui. Il veleno che lo aveva ucciso continuava a impedirgli di decomporsi, e Krieger poteva sentire a stento l'odore di morte su di lui. Tirò fuori il corpo di suo zio dalla terra sacra, gli aprì la bocca, e vi spremette il cuore del Gurahl.
L'ultima goccia di sangue del cuore dell'Uccisore-di-Infanti cadde nella bocca del mentore. Da qualche parte lì vicino, il gufo stridette. Ma non c'era niente che Gufo o i suoi sevi potessero fare.


Brings-Life-to-the-Old-Tales fece una pausa. La notte era diventata completamente silenziosa. Il vento non aveva soffiato da quando lui aveva iniziato la storia. Gli ascoltatori si strinsero l'un l'altro, alcuni con le labbra piegate dalla rabbia. Il Galliard dei Figli Gaia che aveva iniziato la storia dei Gurahl aveva delle lacrime sulle guance. Arne osservò il fuoco, senza pensare a niente, solo la figura mentale di Krieger che tenta di riportare il suo mentore dalla tomba.
"Tristemente, l'atto blasfemo di Krieger ebbe successo. Il suo mentore riprese a camminare, ma non per molto. Vedete, egli - esso - ritornò come una beffa alla vita, proprio come l'Uccisore-di-Infanti stesso, e questa volta, Krieger dovette sacrificare la sua vita per distruggerlo.
"Krieger fu seppellito vicino al resto del suo branco, e il resto della sept non seppe mai la storia completa. Solo Gufo - e forse i Silent Striders - sapevano la verità. Come ne sono venuto a conoscenza io è una storia che, mi spiace, ma non potrò mai raccontare.
"Krieger Wyrmfoe pensò di aver combattuto l'Orso della Morte stesso quella notte. Ma non è così. Combatté una creatura morta, riportata dalla tomba da poteri diversi dai suoi e schiavizzata dall'uomo nel deserto. Era un nemico potente, statene certi, ma non era veramente un Gurahl, ma solo ciò che un Gurahl può diventare, perché tale è il destino di chiunque, mutaforma o no, cerchi ci sovvertire il ciclo di Gaia. I Gurahl non erano contaminati, ma la Sept of Morning's Kill non conosceva l'intera storia. Tentarono di trovare delle risposte, ma visto che Krieger non aveva detto loro del viaggio del suo branco, loro non sapevano dove cercare. Trovarono Gurahl, e pretesero risposte, ma gli orsi-che-mutano non ne avevano alcuna. I Garou pensarono che stessero mentendo, e inoltre sapevano quali orrori potevano provocare i Gurahl. Così iniziò la Guerra della Furia."
Il vecchio Galliard ravvivò il fuoco con il suo bastone, mandando scintille nell'aria. I Garou si spostarono - la festa stava per iniziare, lo sapevano. Brings-Life fissò il fuoco, e parlò così piano che tutti i presenti si piegarono in avanti per sentirlo. "Alcune volte," sussurrò, "una storia non finisce veramente." Si spostò dalla roccia vicina al fuoco, e prese il suo posto tra gli altri anziani.
Il silenzio fu rotto non dalle urla di approvazione, ma da Bloody-Snow, il giovane Ahroun con l'incarico di Nemico del Wyrm, che correva tra gli altri Garou ululando, ringhiando e mordendo. La festa aveva inizio. Arne guardò l'anziano Danzatore della Luna, temendo che potesse essere offeso da una tale mancanza di adulazione, ma non lo era. Non era quel genere di storia, decise Arne.